Il punto di partenza.
Perec (come De Certeau) per aprire le danze (e rendere pubbliche le prove di impaginazione).
Qual è il libro più bello di George Perec? Se rispondere alla domanda risulta difficile vuol dire che la domanda è sbagliata.
Piuttosto che scegliere un libro tra tanti, mi sembra più semplice trovare un punto di partenza (tra tanti) per iniziare a leggerlo:
L’indifferente non ignora il mondo, né nutre nei suoi confronti ostilità. Quello che ti proponi non è di riscoprire le sane gioie dell’analfabetismo, bensì di leggere senza dare alle tue letture nessuna importanza particolare. Quello che ti proponi non è di andare nudo, bensì di vestirti senza che ciò debba implicare ricercatezza o trascuratezza; quello che ti proponi non è di lasciarti morire di fame, bensì di unicamente nutrirti. Non che tu voglia compiere tali atti in uno stato di totale innocenza, ché innocenza è parola troppo grossa
— Perec, George, Un uomo che dorme, pp. 66-67.